• 26 Feb

    11 annotazione pratiche per il servizio liturgico del lettore

    1. Il leggere le letture durante l’Eucarestia è un’azione sacra; più precisamente si tratta di un “ministero” (=servizio) liturgico vero e proprio sempre esistito e stimato nella tradizione liturgica della Chiesa Cattolica e Orientale.  Si tratta del servizio fondamentale del proclamare la stessa Parola di Dio e non un parola qualsiasi!

    2. Al lettore si esige una vita di fede autentica e una condotta morale adeguata al servizio pubblico che egli ricopre nell’assemblea eucaristica (chi vive in una situazione moralmente contraddittoria della fede cattolica non può svolgere questo servizio.

    3. Svolgi questo servizio come un gesto concreto di amore e di umile servizio per la comunità cristiana; come un dono e un’occasione per vivere la tua appartenenza a Cristo e alla comunità cristiana. Non compiere questo gesto per ostentazione o per far bella mostra di te.

    4. Il primo scopo che devi aver chiaro quando leggi è che gli ascoltatori che hai dinanzi devono sentire e capire ciò che viene letto!

    5. Per raggiungere questo obiettivo è indispensabile che tu abbia a prepararti bene prima di svolgere il tuo compito: non improvvisare mai la lettura! (Meglio ancora se possedendo un messalino festivo tu possa già molto prima della celebrazione preparare la lettura)

    6. Cerca anzitutto tu di capire bene quel che dovrai leggere: è una regola basilare. Se non capisci quel che leggi non lo potrai proclamare correttamente e con frutto all’assemblea.

    7. Quando è il tuo turno esci dai banchi, ai piedi dell’altare, prima di salire all’ambone (=luogo da cui si proclama la Parola) fai con calma un inchino (evita genuflessioni o segni di croce). Fai attenzione a che il microfono sia all’altezza della tua bocca.

    8. la dignità e solennità della proclamazione della Parola richiede che la lettura sia fatta dal Lezionario (il libro liturgico che contiene le letture) e non dal foglietto che hai sui banchi.

    9. Altra regola essenziale! NON AVER FRETTA! Di terminare la lettura. Faresti un pessimo servizio. Sii puntiglioso nel rispettare la punteggiatura e la spaziatura. Ma soprattutto ascolta, assimila e gusta tu per primo ogni parola che pronunci! Usa una voce chiara, forte: non mangiare le parole e le finali.

    10. Già durante la tua preparazione cerca il tono più adatto alla lettura che dovrai proclamare: altro è un racconto, altro un testo sapienziale, altro un testo profetico e così via… fai però attenzione a non scadere mai nella teatralità.

    11. al termine della lettura ritorna davanti all’altare che rappresenta Cristo, fai l’inchino e torna con calma e non di corsa al tuo posto


    Dall’Introduzione al Messale Romano n. 66

    Il lettore è istituito per proclamare le letture della sacra Scrittura, eccetto il vangelo; può anche proporre le intenzioni della preghiera universale e, in mancanza del salmista, recitare il salmo interlezionale.

    Il lettore nella celebrazione eucaristica ha un suo ufficio proprio, che deve esercitare lui stesso, anche se sono presenti ministri di ordine superiore.

    Perché i fedeli maturino nel loro  cuore, ascoltando le letture divine, un soave e vivo amore della sacra Scrittura, è necessario che i lettori incaricati di tale ufficio, anche se non ne hanno ricevuta l’istituzione, siano veramente idonei e preparati con impegno.

    Posted by attilio @ 19:28

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