03
Feb
Open Land Art 2009 a Borzone
Open Land Art secondo quanto recita il titolo stesso, è “arte aperta”. In molti sensi: in primo luogo perché le opere sono distribuite all’interno di un ampio parco naturale, secondariamente perché la rassegna è veramente “aperta” a quanti hanno qualcosa di significativo da dire. Il visitatore si troverà confrontato non solo con le opere, ma anche con un luogo incontaminato e denso di storia, in cui il tempo sembra essersi fermato. L’ampio spazio in cui le opere saranno installate è un territorio vissuto, in cui il lavoro dei campi si intreccia, in modo sorprendente e naturale, con questa iniziativa che vuole mettere a contatto diretto artisti, operatori del mondo dell’arte e semplici appassionati dell’espressione umana. Nata con l’intento di rendere l’arte accessibile a tutti, la rassegna, che si estenderà in un territorio agricolo-boschivo di oltre 50.000 metri quadrati in Località Borzone, è ad ingresso gratuito e resterà aperta per tutta l’estate dal 26 luglio al 26 settembre. Open Land Art ha l’ambizione, come ben indicato nel titolo, di essere “arte aperta”: le modalità espressive degli artisti, che si troveranno ad interagire con gli ampi spazi del territorio e con una natura ancora estremamente fresca e incontaminata, saranno molto diversificate e rappresenteranno molte delle tendenze dell’arte contemporanea. La caratteristica del luogo è oltremodo importante poichè in questo luogo sorge l’antica e superba abbazia di Borzone. Qui i Bizantini eressero al tempo della “guerra gotica”, nella prima metà del VI sec., un baluardo difensivo sede di un distaccamento militare, a presidio di un itinerario transappenninico che dalla regione rivierasca conduceva in Val Padana. Quando e da chi sulle rovine della fortezza bizantina fu edificata la chiesa con annesso monastero col titolo di Sant’Andrea continua ad essere motivo di incertezza e discussione storica. Il documento che menziona per la prima volta il monastero di Borzone è una bolla del 1120 di papa Callisto II (1119-1124) che ne conferma il possesso all’Abbazia di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia, ma molti indizi inducono a ritenerlo di fondazione più antica.Se tali ipotesi corrispondono a verità, anche il suo assoggettamento alla ricca e potente abbazia di Pavia potrebbe risalire alle origini, nella prima metà dell’VIII sec., ad opera re longobardo Liutprando (712 – 744) L’abbazia stessa essendo opera d’arte indiscussa è l’emblema, il logo maestoso che indicherà l’inizio del percorso dove la plasticità delle forme dell’opera scultorea, sia essa di carattere figurativo o astratto, troveranno nel confronto con gli elementi di natura (tronchi secolari, distese di prati, zone boschive) un motivo ulteriore di espressione e di declinazione della propria presenza. Gli Artisti Sono complessivamente una decina gli artisti italiani ed europei che saranno presenti in mostra questa prima edizione (l’elenco definitivo sarà disponibile entro la metà di giugno). Concerto A segnare la cadenza della giornata di inaugurazione saranno proprio le campane dell’antica Abbazia che eseguiranno una sinfonia appositamente scritta per l’occasione e mai altrove presentata, dai compositori di musica contemporanea Philip Corner e Valerio R. Pizzorno .
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attilio @
12:24